Dittatura di tre giorni. Una Camicia Rossa a Forio
Pithu Esu
ISBN: 9788889144305
Data Pubblicazione: 2002
La sera del 12 settembre 1860 – sono passati appena cinque giorni dal trionfale ingresso delle Camicie Rosse a Napoli – Alberto Mario, luogotenente di Garibaldi, «con un sergente, con una pistola, con una moglie» veleggia verso Forio d’Ischia per soffocare una sommossa a favore del governo caduto. Il signor B…, sindaco di Forio, che ne ha sollecitato l’intervento, non appare molto soddisfatto: si aspettava di sbarcare sull’isola con un battaglione di garibaldini comandato da «un ufficiale superiore splendido di ricami d’oro, algerina di cachemire bianco sulle spalle, stivali alla scudiera e speroni affibbiati» e si trova in compagnia di un uomo pressoché disarmato, con in testa un cappello liso e indosso una tunica sporca. Alle perplessità del signor B…, fa seguito lo stupore di Mario che, all’arrivo a Forio, è «accolto a mazzi di fiori anzi che a colpi di fucile», e non meno sbalorditi sono gli stessi foriani nell’apprendere che nel paese dovrebbe essere in atto una reazione borbonica. In realtà, «gli abitanti di Forio caldeggiano la libertà e adorano Garibaldi». Cosa nasconde, dunque, l’iniziativa del sindaco?
Alberto Mario nacque a Lendinara (Rovigo) nel 1825. Studente a Padova, partecipò alla prima guerra d’indipendenza e ai tentativi insurrezionali di Genova. Nel 1857, espulso dagli stati sardi, si recò prima in Inghilterra, dove fu redattore della rivista di Mazzini «Pensiero e azione», e successivamente negli Stati Uniti per tenervi una serie di conferenze. La seconda guerra d’indipendenza lo indusse a ritornare in Italia ma al suo arrivo l’armistizio era già stato firmato. Nel 1860, con la moglie Jessie White, prese parte alla spedizione dei Mille, distinguendosi sia per valore sui campi di battaglia che come organizzatore, a Palermo, di un collegio militare. Straordinario cronista delle imprese di Garibaldi, Alberto Mario pubblicò La Camicia Rossa (1870) – da cui è tratto l’episodio proposto ai lettori in questo libro – e Vita popolare di Garibaldi (1872); morì nel 1883. I suoi scritti politici e letterari rimasti inediti furono raccolti da Giosué Carducci e stampati in due volumi In memoriam di Alberto Mario, nel 1884 e nel 1901.